Il tonno non sempre è una scelta “fit”

Un recente articolo pubblicato di Luca Venturino su Dissapore mette in luce i risultati ottenuti da una ricerca svizzera sul tonno in scatola.

I risultati non sono rassicuranti. Di dodici campioni di tonno in scatola presi in esame, ben dieci hanno fatto registrare dosi di bisfenolo A più alte di quelle proposte come sicure dall’Efsa. Il bisfenolo A è un composto organico utilizzato nelle resine per rivestire le latte ed è in grado di compromettere il sistema riproduttivo e immunitario.

Quali accortezze per consumare del tonno di qualità? I miei suggerimenti

  • Preferire il tonno in barattoli di vetro
  • Scegliere un prodotto di qualità leggendo l’etichetta
  • Variare spesso e non mangiare sempre lo stesso
  • La frequenza  di consumo settimanale ideale è di un massimo di 2 volte
  • Il barattolo dovrebbe avere la certificazione che indichi la zona di pesca (possibilmente anche il tipo=sostenibile)
  • Selezionarne uno con sale iodato e con olio extra vergine di oliva.

Questo non vuol dire che sia il male assoluto. È un prodotto nutriente e ricco di omega3. Non deve però diventare il salva-pasto principale, attenzione sempre alla frequenza e alle dosi. 

 

Mangia sano, pensa bene, muoviti di più!

Il tonno non sempre è una scelta “fit”
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