Ogni anno in Italia, più di 100.000 donne sono colpite da infarto e malattie cardiovascolari, la principale causa di morte in Italia, responsabili del 44% dei decessi.
Che cos’è l’omocisteina? E perché aumenta? Un fenomeno molto frequente e le cause possono essere molteplici.
Si distinguono fattori di rischio genetici e non modificabili e fattori che dipendono dalle nostre scelte e possono essere modificati.
Conoscere i livelli di omocisteina e lavorare per mantenerli sotto controllo può contribuire a migliorare la salute del cuore e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Cos'è l'omocisteina
L’OMOCISTEINA è un aminoacido solforato che viene prodotto nel corpo durante il metabolismo dell’aminoacido metionina, un aminoacido essenziale che deve essere introdotto attraverso l’alimentazione.
Il suo metabolismo viene regolato grazie all’attività di enzimi e vitamine come i folati e le vitamine B6 e B12.
Una carenza di queste vitamine può far si che l’omocisteina si accumuli danneggiando le pareti dei vasi sanguigni.
Un’ipermocisteinemia danneggia le funzioni del sistema nervoso, cardiovascolare e osseo, attraverso un aumento dei radicali liberi.
È stata associata per questo ad un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, come l’aterosclerosi, l’infarto del miocardio e l’ictus.
Inoltre, l’omocisteina sembra essere coinvolta nella disfunzione vascolare, che può portare a una ridotta elasticità delle arterie e ad un aumento della pressione sanguigna.
Omocisteina e alterazioni ormonali
Esiste una relazione tra i livelli di omocisteina e alterazioni ormonali nelle donne in età fertile.
L’omocisteina alta è correlata a cicli anaovulatori, problemi nella crescita endometriale, fallimenti d’impianto e aumento del rischio di aborto spontaneo.
COME ridurre i livelli di omocisteina?
- Alimentazione sana: consumare frutta e verdura ricche di vitamine del gruppo B
- Svolgere attività fisica regolare
- Evitare fumo e alcolici
- Integrazione personalizzata sulle forme metilate delle vitamine del gruppo B
- Controllare la mutazione del gene MTHFR: se si sospetta di avere la mutazione MTHFR, è possibile fare un test genetico per confermarlo.